top of page

Marmotta

Marmota marmota marmota (Linnaeus, 1758)

Marmotta Marmota marmota marmota (Linnaeus, 1758)

Sistematica

  • Superordine Gliri 

  • Ordine Roditori 

  • Famiglia Sciuridi 

  • Sottofamiglia Sciurini 

  • Sottospecie italiana: Marmota marmota marmota(Linnaeus, 1758)

La Marmotta è diffusa con la sottospecie nominale nell'arco alpino (Alpi francesi, italiane, svizzere, austriache) e con la sottospecie latirostris nei Carpazi, Monti Tatra e alcuni massicci montuosi della Germania.

Dopo la metà del XX secolo Marmota m. marmota è stata introdotta nei Pirenei e in alcune zone dell'Appennino settentrionale. In Italia è presente dalle Alpi occidentali a quelle orientali; in queste ultime, come pure in parte delle Alpi centrali, le colonie esistenti sono frutto di recenti reintroduzioni.

Immissioni artificiali sono state recentemente condotte nell'Appennino ligure e in quello toscoemiliano ed hanno dato luogo a piccole popolazioni naturalizzate.

Distribuzione ecologica

Sulle Alpi la Marmotta preferisce i versanti soleggiati e ad elevata pendenza, caratterizzati da prateria con pietraie o massi sparsi e radi arbusti di rododendro (Rhododendron spp.) e ginepro (Juniperus spp.). La presenza dei detriti morenici risulta di grande utilità sia perché offre agli animali punti di osservazione elevati rispetto alla vegetazione erbacea sia per il fatto che spesso sotto i grandi massi si aprono le entrate delle tane.

La sua distribuzione altitudinale giunge ai limiti delle nevi perenni (sino ai 3.500 m s.l.m.), ma l'intervallo altitudinale maggiormente utilizzato è compreso tra i 1.400 e i 2.700 m s.l.m.; quasi mai è presente sotto i 1.000 m di quota.

 

 

Status e conservazione

L'areale della specie si presenta attualmente pressoché continuo dalle Alpi Liguri alle Alpi Giulie, ma la consistenza delle popolazioni appare ampiamente variabile da zona a zona. Per quanto non si disponga, a parte poche eccezioni, di censimenti quantitativi che consentano di valutare la dimensione delle popolazioni, la situazione generale può comunque ritenersi assai soddisfacente.

La sensibile ripresa della Marmotta nel nostro Paese rispetto ad un recente passato, sia come espansione di areale sia come incremento numerico delle colonie, testimonia di una situazione priva di particolari problemi di conservazione, che tuttavia può rimanere tale solo se permangono condizioni sostanzialmente favorevoli. È pertanto opportuna una gestione che contenga gli effetti dei fattori limitanti, riconducibili a particolari attività antropiche, alla presenza di specie antagoniste o predatrici, alla comparsa di malattie a carattere diffusivo.

Si ritiene comunque auspicabile insistere nelle reintroduzioni in tutte quelle zone del suo areale storico ove la Marmotta non è ora presente o lo è con effettivi assai inferiori alla recettività dell'ambiente. Viceversa vanno scoraggiate le introduzioni nell'Appennino.

Carta di idoneità ambientale

Carta di idoneità ambientale per Marmota marmota marmota.

Riquadrata in blu l'area approssimativa della Val Parina.

Carta Idoneità marmotta
bottom of page