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Cervo

Cervus elaphus Linnaeus, 1758

Cervo Cervus elaphus Linnaeus, 1758

Sistematica

  • Superordine Ungulati 

  • Ordine Artiodattili 

  • Sottordine Ruminanti 

  • Famiglia Cervidi 

  • Sottofamiglia Cervini 

  • Sottospecie italiane:

           - Cervus elaphus hippelaphus Erxleben, 1777 (Arco alpino, Appennino settentrionale, Abruzzo)

           - Cervus elaphus corsicanus Erxleben, 1777 (Sardegna)

Il Cervo è una specie primariamente associata ad ambienti di boschi aperti inframmezzati a distese di prateria in regioni pianeggianti o a debole rilievo; solo secondariamente è stato sospinto negli habitat di foresta densa ed in montagna dalla pressione esercitata dall'uomo. Attualmente frequenta una vasta gamma di habitat, dalle brughiere scozzesi alle foreste mesofile dell'Europa centrale, alla macchia mediterranea che caratterizza la parte più meridionale del suo areale. In montagna si spinge durante l'estate ben oltre il limite superiore della vegetazione arborea, nelle praterie dell'Orizzonte alpino.

In Italia frequenta di preferenza i boschi di latifoglie o misti alternati a vaste radure e pascoli, ma si trova anche nelle foreste di conifere, nelle boscaglie riparali dei corsi d'acqua e, in Sardegna, nella tipica macchia mediterranea. La stessa popolazione può utilizzare ambienti diversi nel corso del ciclo annuale, ad esempio lungo un gradiente altitudinale.

Status

L'areale storico del Cervo occupava probabilmente gran parte dell'Italia peninsulare e la Sardegna. A partire dal XVII secolo le trasformazioni ambientali, la crescita della popolazione umana e l'intensificarsi della persecuzione diretta hanno causato la progressiva scomparsa della specie da settori sempre più vasti del territorio nazionale; alla fine del XIX secolo rimaneva solo la piccola popolazione relitta del Bosco della Mesola presso il delta del Po, e quella sarda. Questa situazione si è protratta sostanzialmente sino al secondo dopoguerra, se si eccettuano presenze più o meno sporadiche nelle Alpi centro-orientali ed in Valtellina dovute ad immigrazione di individui provenienti dalla Svizzera. Questo fenomeno di espansione sul versante meridionale delle Alpi delle popolazioni svizzere, austriache e slovene è divenuto più costante e consistente a partire dagli anni '50 ed è stato responsabile della ricolonizzazione delle Alpi italiane nel settore centrale ed orientale, mentre l'attuale presenza del Cervo nelle Alpi occidentali è dovuta a ripetute operazioni di reintroduzione iniziate alla fine degli anni '60. Frutto di reintroduzioni operate nello stesso periodo o in anni più recenti sono le popolazioni dell'Appennino settentrionale e centrale.

Attualmente la consistenza della specie sull'intero territorio italiano è stimabile in circa 44.000 capi così ripartiti:

  • Alpi centro-occidentali 11.600

  • Alpi centro-orientali 22.400

  • Appennino settentrionale 5.400

  • Appennino centrale 1.500

  • Sardegna 2.700

In territorio orobico il Cervo è ricomparso spontaneamente alla fine degli anni '60 con consistenze divenute però considerevoli soltanto negli ultimi anni. Secondo i dati aggiornati al 2007 all'interno del territorio del Parco delle Orobie Bergamasche sono stimati 704 capi, una consistenza bassa molto al di sotto delle sue potenzialità. Per la Val Brembana la consistenza stimata si aggira attorno ai 202 capi.

Problemi di conservazione

Nell'Italia alpina il Cervo mostra uno stato di conservazione favorevole ed ha rioccupato buona parte dell'areale potenziale, tanto che in determinati settori geografici i piani di prelievo tendono a contenere la dinamica delle popolazioni allo scopo di evitare eccessivi danni al patrimonio forestale. Nel nord Italia, ed in particolare in Lombardia, le consistenze risultano invece essere molto basse, ad escludere problemi legati ai danni arrecati alle colture dovuti a densità elevate. Lo stesso discorso vale per il territorio del Parco delle Orobie Bergamasche.

Carta di idoneità ambientale

Carta di idoneità ambientale per Cervus elaphus.

Riquadrata in blu l'area approssimativa della Val Parina.

Carta di idoneità ambientale cervo
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